Rossomori componente della lista civica Sardigna R-esiste lancia un appello: un solo Consigliere Regionale può sottoscrivere la nostra lista e quindi partecipare alle Elezioni Regionali!

10 Gennaio 2024 by Articoli di partito 2140 Views
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La lista Sardigna R-esiste è chiusa. A questo punto la legge elettorale sarda, prevede che noi raccogliamo le firme autenticate di alcune migliaia di sottoscrittori in tutta la regione. Oppure, in alternativa, che un unico consigliere regionale oggi in carica sottoscriva la nostra lista. La stessa legge non richiede che il consigliere sottoscrittore si candidi con noi, potrebbe anche non ricandidarsi affatto o addirittura candidarsi in un'altra lista.

Come si può ben capire, la raccolta delle firme è un impegno gravosissimo, di difficile se non impossibile realizzazione per gruppi di nuova formazione, liste civiche non espressione di partiti strutturati e cioè composte da persone che non si occupano esclusivamente di politica, ma dedicano a questa attività il tempo e le energie che residuano alle loro quotidiane attività di lavoro, di famiglia, di studio. . Di norma, tutte le liste che aderiscono alle grandi coalizioni, guidate da partiti rappresentati in consiglio regionale, beneficiano senza difficoltà della firma di un consigliere sottoscrittore, ed è facile comprendere il perché. Viceversa, per le proposte nuove, che scelgono di non apparentarsi con gruppi già presenti in consiglio regionale, si apre una specie di corsa ad ostacoli che finisce per dare ai consiglieri in carica una indebita facoltà di selezionare chi può e chi non può proporsi agli elettori sardi. Noi di Sardigna R-esite, pensiamo che il portato profondamente ingiusto e antidemocratico di questa norma risulti evidente a tutti e crediamo che la discriminazione di cui sono oggetto le liste che decidono di non coalizzarsi con i grandi schieramenti già presenti in consiglio regionale sia inaccettabile. Sardigna R-esiste ha già chiuso le liste. Pensiamo di poter portare ai sardi e alla Sardegna una valida proposta politica. Domenica 15, secondo le scadenze di legge ci apprestiamo a presentare il simbolo e l'elenco dei presentatori, ma, sappiamo già, che non saremo in grado di raccogliere le firme. Le risorse e soprattutto il tempo necessario per tale adempimento, non a tutti richiesto, sono incompatibili con gli impegni di studio, lavoro e famiglia di chi non può dedicarsi a tempo pieno alla attività politica. Per le ragioni suesposte, ieri, abbiamo rivolto un appello a tutti i 60 consiglieri regionali in carica. Ci rivolgiamo a chiunque di loro abbia sensibilità e coscienza democratica chiedendo una "adesione tecnica" che verosimilmente le liste coalizzate con i loro schieramenti hanno già avuto. Riteniamo che ciò sia giusto e confidiamo che in consiglio regionale qualcuno colga il profondo significato politico della nostra richiesta. Una risposta positiva non sarebbe un "favore " a Sardigna R-esiste ma alla intera comunità dei sardi e soprattutto alla Democrazia. Qui di seguito, per trasparenza, l'appello inviato ieri alla mail istituzionale dei 60 consiglieri regionali in carica.

Egregio Consigliere, la presente per portare alla tua attenzione quanto segue. La legge elettorale della Sardegna facilita il percorso per i partiti politici già rappresentati in consiglio regionale o per chi accetta di allearsi con essi. Rappresenta, invece, un’inaccettabile selva di ostacoli per chi legittimamente aspira a proporre agli elettori sardi un modello nuovo, diverso dall’esistente e rappresentativo della ricchezza di pensiero che attraversa la Sardegna, senza essere riconducibile a nessuno degli schieramenti attivi nell’assemblea regionale. Lo strumento principale di discriminazione delle minoranze non allineate è la doppia quota di sbarramento. Ma ha un suo pesantissimo impatto discriminatorio anche la raccolta delle firme autenticate, in ogni collegio, di migliaia di sottoscrittori delle liste. Da questo adempimento è esentato solo il nuovo soggetto politico che dispone di una “adesione tecnica”, cioè la sottoscrizione di un unico consigliere regionale, anche candidato in altra lista, anche di un campo completamente diverso. La sentenza del Consiglio di Stato che conferma tale possibilità (Cons. Stato, sez. III, 2305/2020) evidenzia tutto il portato antidemocratico della legge elettorale sarda in tema di raccolta firme e adesione tecnica. In sostanza il Consiglio di Stato, pur rilevando tutta l’incongruenza della possibilità di sottoscrivere una lista pur candidandosi in un’altra, ritiene tale contraddizione politica preferibile alla discriminazione che si concretizza richiedendo solo ad alcuni la raccolta delle firme ed esonerando altri. Non è un caso che molti consiglieri regionali oggi in carica abbiano sottoscritto proposte di riforma della legge elettorale sarda. Non è un caso che altrettanti ne abbiano, in ogni contesto, anche pubblico, dichiarato “l’oscenità”. Purtroppo però, queste numerose prese di posizione non sono approdate alla attivazione di un percorso di riforma finalizzato a restituire ai sardi un sistema democratico di elezione dell’assemblea legislativa sarda. In occasioni delle imminenti elezioni regionali, è nato il gruppo Sardigna R- esiste, una lista civica che, legittimamente, aspira a proporsi agli elettori sardi in condizioni di parità con gli altri. Tuttavia, non è stato possibile organizzare la raccolta delle firme per ragioni facilmente comprensibili, tra le quali il fatto che la lista è civica, dunque non espressione di partiti strutturati, e il fatto che nessuno degli aderenti svolge a tempo pieno attività politica. Il gruppo Sardigna R-esiste, rivolge dunque, per le ragioni suesposte, un appello ad ogni singolo consigliere regionale che, attraverso l’istituto della adesione tecnica, può mitigare la pesante carica antidemocratica e discriminatoria contenuta nella legge elettorale sarda. Ciò che si richiede è un atto politico individuale che non può essere dettato che da una personale sensibilità e coscienza democratica e da una assunzione di responsabilità relativamente all’applicazione pratica di principi elementari di non discriminazione, rispetto delle minoranze, democrazia.

Per Sardigna R-esiste Lucia Chessa